Decennio 2024-2033: dedicato alla Scienza per lo Sviluppo Sostenibile

Le Nazioni Unite hanno dedicato il Decennio 2024-2033 alla Scienza per lo Sviluppo Sostenibile, così da spronare la ricerca scientifica a dare il suo contributo per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Si tratta di una iniziativa volta alla promozione della sostenibilità, in un periodo di crisi climatica evidente e a cui si deve porre rimedio, per lasciare un mondo migliore alle generazioni future.

Scienza per lo Sviluppo Sostenibile: dove è necessario concentrarsi?

La Scienza per lo Sviluppo Sostenibile, secondo il Rapporto Unleashing Science: Delivering Missions for Sustainability, deve essere sinergicamente rivolta a trovare nuove soluzioni in questi cinque ambiti della sostenibilità:

  • Acqua
  • Cibo
  • Salute e Benessere
  • Clima ed Energia
  • Aree Urbane

Queste cinque aree devono, quindi, essere eque, resilienti e sostenibili, sempre secondo l’Agenda 2030.

Per esempio, per quanto riguarda l’energia, la Scienza è invitata a dare il suo contributo per renderla:

  • Accessibile a tutti
  • Carbon-Free
  • Rispettosa dell’ambiente

Uno dei punti cardine del Rapporto, infatti, è che l’energia non deve danneggiare né gli altri esseri umani né l’ambiente e la sua biodiversità.

Quindi, deve essere sostenibile e tutti devono avervi accesso, lottando contro la povertà energetica.

Ma quali possono essere delle soluzioni in tal senso?

Lotta alla Povertà Energetica: le Comunità energetiche rinnovabili

In Italia è da poco uscito il Decreto per le Comunità energetiche rinnovabili, uno strumento molto potente per la lotta alla povertà energetica.

Si può dire che, rispetto agli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, il nostro Paese ha fatto passi avanti.

Ad oggi, secondo i dati Legambiente e del GSE, in Italia sono state evidenziate 154 forme di condivisione dell’energia.

Comunità energetiche in Italia: a che punto siamo?

Può sembrare un numero ancora basso ma, nuove comunità energetiche stanno per affacciarsi sul panorama nazionale, anche grazie agli incentivi promossi proprio con il Decreto.

Uno di questi è certamente il contributo a fondo perduto dedicato ai Piccoli Comuni (sotto i 5.000 abitanti) del 40% delle spese sostenute.

Decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo sostenibile: il ruolo del fotovoltaico

Andando a considerare, come fatto in precedenza, solo l’aspetto energetico, una grande spinta per lo sviluppo sostenibile lo stanno dando le fonti di energia rinnovabile.

Tra queste, negli anni il fotovoltaico è stato oggetti di importanti ricerche scientifiche, passando da tecnologia costosa e impiegabile solo nelle missioni spaziali a più economica e adatta a tutti.

I vantaggi del fotovoltaico sono evidenti, sia dal punto di vista del risparmio che della sostenibilità ambientale.

L’importante è scegliere aziende produttrici che, ogni giorno, si impegnano per rendere il processo di costruzione dei pannelli il più green possibile, andando ad attuare una vera e propria economia circolare.

Pannelli fotovoltaici SunPower: un esempio di economia circolare

Questo dimostra come ognuno di noi può fare qualcosa per lo sviluppo sostenibile, partendo dal rendere la propria produzione energetica più green, per poi condividerla con una comunità.

E quale miglior momento per il fotovoltaico, se non nel Decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo sostenibile?

Investire ora nelle energie green può aiutare tutta la filiera a innovarsi e a rendere l’energia non un bene di lusso ma un bene della collettività.

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