Direttiva Europea Case Green: obiettivo efficienza energetica

Possiedi un immobile con classificazione energetica bassa? Sapevi che la classe di efficienza energetica incide sul valore immobiliare ed è ora soggetta a obblighi di legge?

La “Direttiva Europea Case Green” è una delle iniziative più ambiziose dell’Unione Europea nel contesto della lotta contro i cambiamenti climatici e della promozione di un’economia più sostenibile. Ufficialmente nota come “Direttiva sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici” (EPBD – Energy Performance of Buildings Directive), questa normativa mira a migliorare l’efficienza degli edifici. Obiettivo: ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di energia. Analizziamo la normativa e come essa può aiutarti a conseguire maggiore risparmio energetico.

Classificazione energetica edifici: una scala per misurare l’efficienza

L’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Qual è la situazione attuale? Da quando gli immobili sono accompagnati da certificato energetico, le statistiche parlano chiaro: gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico totale – in UE – e il 36% delle emissioni di CO₂ nell’atmosfera.

La direttiva, quindi, gioca un ruolo cruciale nel piano più ampio di riduzione delle emissioni promosso dal PNRR. Essa impone agli Stati membri di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti e garantire che i nuovi edifici siano progettati secondo standard elevati di efficienza energetica.

Uno degli obiettivi principali della direttiva è quello di garantire che tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a “impatto zero” (NZEB – Nearly Zero-Energy Buildings) entro il 2030. Per gli edifici esistenti, la direttiva incoraggia il rinnovamento, partendo dal calcolo della classe energetica di partenza, per raggiungere almeno una classe energetica “D” entro il 2033.

In Italia, gli edifici di tipo residenziale che in questo momento non dispongono di certificazione energetica ape in classe “D” ma si trovano in una situazione peggiorativa nella scala classe energetica sono oltre il 70% delle abitazioni italiane, ovvero, circa 11 milioni. Tali immobili si troverebbero nella seguente classificazione: inferiori alla D, nello specifico il 34% in G, 23,8% in F e 15,9% E (sito Enea, dati 2023).

Direttiva Case Green: interventi previsti

La direttiva, mirata a migliorare le prestazioni energetiche edifici, prevede una serie di misure specifiche, tra cui:

  1. Certificati di Prestazione Energetica (EPC)
  2. Ristrutturazioni sostenibili (materiali non inquinanti, corretto smaltimento materiali da rimuovere, ecc.)
  3. Integrazione delle energie rinnovabili (fotovoltaico, pompe di calore, soluzioni ad alta efficienza per la casa)
  4. Obblighi per gli edifici pubblici

In sintesi, la nuova normativa prevede l’introduzione di requisiti più rigorosi per i certificati energetici, che devono essere aggiornati e disponibili per tutti gli edifici in vendita o in affitto.

La direttiva, inoltre, impone ristrutturazioni profonde e graduali degli edifici per migliorare l’efficienza energetica. Gli Stati membri sono incentivati a creare piani nazionali per la ristrutturazione degli edifici, con obiettivi chiari e tappe intermedie.

L’integrazione delle energie rinnovabili negli edifici, come i pannelli fotovoltaici, i sistemi di riscaldamento a pompa di calore e le reti di teleriscaldamento efficienti è necessaria per conseguire il raggiungimento degli obiettivi.

Gli edifici pubblici devono essere esemplari in termini di efficienza energetica, con requisiti stringenti per le ristrutturazioni e l’adozione di tecnologie pulite.

Come rendere la tua casa efficiente: soluzioni e incentivi

La direttiva rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile. Come sostenere i costi associati alle ristrutturazioni e all’adeguamento degli edifici esistenti, soprattutto per le famiglie? Per tutto il 2024 è ancora possibile accedere al recupero fiscale del 50% per ristrutturazione edilizia con massimale di spesa di 96.000 euro. Dal 2025, la detrazione tornerà al 36%.

Al momento, è prematuro ipotizzare l’arrivo di nuovi incentivi dai fondi del Recovery Fund e del Green Deal europeo, per sostenere le ristrutturazioni energetiche e garantire che le transizioni siano socialmente giuste e accessibili a tutti. É consigliabile, pertanto, usufruire della detrazione al 50% prevista dai bonus casa 2024. Inoltre, il prezzo di un impianto fotovoltaico è sempre più vantaggioso, essendo superata la fase post covid che generava carenza di manodopera e materiali.

La Direttiva Europea Case Green rappresenta una sfida ma anche un’opportunità per ripensare il modo in cui progettiamo, costruiamo e rinnoviamo gli edifici. Essa mira a rendere l’Europa leader mondiale nell’efficienza energetica, contribuendo non solo alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma anche al miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini, con edifici più salubri, confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico.

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