Piano Transizione 5.0: pronto il decreto attuativo

Dopo una lunga attesa che fa trepidare gli imprenditori che attendono di procedere con investimenti aziendali, si sono finalmente definite le regole operative per l’ottenimento dei nuovi incentivi fotovoltaico imprese Piano Transizione 5.0 per la transizione green.

Il documento ufficiale, firmato dal MIMIT e dal MEF, è pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dettaglia le procedure per agevolare gli investimenti 5.0.

Il nuovo Piano Transizione 5.0 è ufficialmente in vigore dal 2 marzo scorso, successivamente alla pubblicazione del decreto legge n. 19/2024 che, all’articolo 38.

Nell’attesa degli ultimi accorgimenti burocratici che apriranno il Via alle domande, in particolare  l’apertura del portale del GSE per la trasmissione delle richieste di accesso ai crediti d’imposta, scopriamo le ultime novità comunicate a seguito dell’incontro tenutosi la scorsa settimana tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gli esperti di Unioncamere.

Piano Transizione 5.0: firmato il Decreto Attuativo

Gli investimenti in beni strumentali riguarderanno anche l’installazione di impianti fotovoltaici industriali, con un credito di imposta concesso nell’ambito di progetti di innovazione che porteranno ad una riduzione dei consumi energetici, finanziati con 6,3 miliardi di euro dal PNRR.

L’attuazione delle regole delineate dall’articolo 38 del decreto PNRR quater, con il quale è stato introdotto il piano Transizione 5.0, rende possibile l’operatività della misura. Cosa c’è da sapere sul contenuto del Decreto MIMIT?

Decreto MIMIT Transizione 5.0: come funziona

Quali sono i punti salienti del provvedimento che avvierà l’accesso ai nuovi crediti d’imposta? Innanzitutto, è confermata l’applicazione retroattiva.

Il bonus Transizione 5.0, infatti, si applicherà agli investimenti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025, per beni materiali strumentali nuovi (secondo gli allegati A e B della Legge n. 232/2016).

Requisito essenziale richiesto per l’adesione al bonus è la riduzione dei consumi energetici. Il miglioramento energetico apre la porta all’incentivo in misura proporzionale a nuove aliquote maggiorate.

Il livello di efficientamento energetico aziende raggiunto dovrà essere di almeno il 3% per l’intera struttura produttiva o del 5% per i singoli processi interessati dall’investimento. Entriamo nel dettaglio e conosciamo meglio il concetto stesso di Industria 5.0

Piano Industria 5.0: quali investimenti

Il Decreto reca le modalità attuative riconoscendo un credito d’imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici. Quali investimenti verranno agevolati?

  • Gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, tranne le biomasse, ma inclusi gli accumulatori di energia.
  • Le spese in attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Il credito d’imposta sarà inversamente proporzionale al costo degli investimenti. Infatti, agevolerà spese fino a 2,5 milioni di euro per il 35% del costo, fino a 10 milioni per il 15% del costo e fino a 50 milioni, per il 5% del costo.

Alle aliquote ordinarie del credito d’imposta Transizione 5.0 si aggiungono percentuali maggiorate in caso di miglioramento energetico superiore alla soglia del tre per cento per consumi della struttura produttiva o del cinque per cento per singolo processo produttivo.

Gli investimenti dovranno riguardare beni strumentali che possano essere interconnessi (la digitalizzazione delle imprese è uno degli obiettivi della misura).

Credito d’Imposta fino al 45%: quando è previsto

La novità introdotta dal Piano Transizione 5.0 è la possibilità di arrivare a conseguire il 45% del credito di imposta. Come funziona?

Importante: il bonus riconosciuto alle aziende viene riconosciuto con 5 punti percentuale in più, nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 6 per cento o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 10 per cento. 

Il bonus riconosciuto alle aziende viene riconosciuto con 10 punti percentuale in più, ovvero, al 45 per cento, 25 per cento e 15 per cento, nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 10 per cento o superiore al 15 per cento, se applicata a specifici processi aziendali.

Transizione 5.0: vigenza dell’agevolazione

L’agevolazione può essere richiesta per acquisti a partire dalla data del 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025. La data che fa fede è quella del “primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni oggetto di investimento, ovvero qualsiasi altro tipo di impegno che renda irreversibile l’investimento stesso, a seconda di quale condizione si verifichi prima”. 

Per rientrare nel bonus, relativamente all’acquisto di beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, occorrerà considerare la data di fine lavori dei medesimi beni. Una circolare contenente le istruzioni operative si attende con ulteriori dettagli.

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